Sostituzione - Carica a peso - Misura parametri - R32
Per la ricarica del climatizzatore split, due sono le alternative.
Se il refrigerante perso è di poca entità è possibile fare il reintegro della carica, mentre se la perdita è più elevata è meglio procedere
alla sostituzione completa della carica, soprattutto se c'è il fondato rischio che nel circuito sia entrata aria.
Se il refrigerante usato è R407C
allora non sempre è possibile integrare la carica, perchè questo dipende dall'ammontare della perdita. Se invece si usa
R410A o R32 allora il
reintegro della carica si può fare con un po' più di tranquillità.
Attenzione: non ricaricare lo split senza prima essere sicuri che ci sia stata una fuga di gas. La perdita va cercata e riparata: poi si può
ricaricare
Ricarica: reintegro del gas
Nel caso di reintegro prestare attenzione al tipo di refrigerante utilizzato: ricaricare un impianto a R22, R32, R410A non dà problemi, ma se si
usano miscele (come l'R407C) è necessario avere cautela: la composizione della miscela dentro l'impianto potrebbe non essere più quella originaria e, in ogni
caso, la carica va fatta liquida.
Ricarica: sostituzione del gas
Nel caso di sostituzione occorre dapprima recuperare il vecchio gas.
Poi si procede a
fare il vuoto. Conviene utilizzare una
pompa a doppio stadio e fare il vuoto sia
dall'alta che dalla bassa pressione (quando c'è l'attacco). Il tempo d'esecuzione dipende dalla grandezza dell'impianto, ma in genere 25-30 minuti sono più che
sufficienti per uno split. Raggiungere un livello di vuoto di mezzo millibar è un ottimo risultato.
Per verificare la tenuta dell'impianto controllare con il vuotometro che il livello di vuoto raggiunto venga mantenuto nel tempo. Maggiore è il
tempo di osservazione più sicuri si è della tenuta. Comunque un minimo di 30 minuti sono sempre necessari.
Per avere maggiore sicurezza sulla tenuta è meglio mettere in pressione il circuito con azoto secco, ad una pressione sempre inferiore a quella
massima ammissibile indicata sui dati di targa del climatizzatore.
Ricarica a peso o con la misura dei parametri
Per la ricarica a peso attenersi alle indicazioni del costruttore.
Poiché essa non è sempre è agevole da fare se il climatizzatore è già montato, per la carica non a peso è necessario tenere presente la
temperatura dell'ambiente in cui si esegue
l'operazione. Soprattutto quando essa avviene fuori stagione: con basse temperature (18-23 °C) le pressioni dell'impianto risulteranno più basse del
solito e può accadere che l'evaporatore brini. Ma ciò è normale.
Come riferimento si consideri che la temperatura di evaporazione deve essere sui 5 °C quando l'aria dell'ambiente climatizzato è circa di 25 °C.
Se quest'ultima è più bassa anche quella di evaporazione diminuisce. La temperatura di condensazione è di circa 15 °C superiore a quella dell'aria
esterna. Le pressioni dipendono dal tipo di refrigerante utilizzato e sono ricavabili dalle apposite
tabelle.
Per ottimizzare la carica riferirsi anche alla temperatura dell'aria che esce dall'unità interna (circa 15 °C meno di quella dell'aria del
locale climatizzato), al valore del surriscaldamento e del sottoraffreddamento.
Ricarica con R32
Se si deve intervenire su un clima a
R32 bisogna prestare attenzione alle operazioni che si compiono perchè questo refrigerante risulta essere
leggermente infiammabile. Va maneggiato, quindi, con particolare attenzione.