Il codice identificativo di un refrigerante si compone di un prefisso e di un suffisso.
Il prefisso è composto dalla lettera R (Refrigerante) o, alternativamente dalla sigla che identifica la tipologia del refrigerante
(CFC, HCFC, HFC,
HC, HFO, ecc.). Quest'ultima soluzione può essere adottata solo
nelle pubblicazioni non tecniche.
Il suffisso è un numero il cui significato è diverso a seconda che il refrigerante sia un fluido puro, una miscela, un composto organico o un
composto inorganico.
Codice dei fluidi puri
Per i fluidi puri il suffisso è un numero di due o tre cifre il cui significato è il seguente:
- la prima cifra a destra indica il numero degli atomi di fluoro che compongono la molecola del refrigerante,
- la seconda cifra, partendo da destra, rappresenta il numero degli atomi di idrogeno aumentato di uno,
- la terza cifra (quando presente), sempre da destra, rappresenta il numero degli atomi di carbonio diminuito di uno: se essa è pari a zero, viene
omessa.
Se il refrigerante contiene bromo (Br), il suffisso viene seguito dalla lettera B e da un numero indicante gli atomi di bromo presenti (Esempio:
R12B1).
I fluidi contenenti bromo vengono comunemente chiamati halon.
Per determinare il numero degli atomi di cloro presenti, è necessario sottrarre la somma degli atomi di fluoro, bromo e idrogeno dal numero totale di
atomi che sono legati chimicamente al carbonio. Essi sono in numero di 4 nei derivati del metano (CH4) e 6 nei derivati dell'etano
(C2H6).
Esempio: la sigla dell'R22 (clorodifluorometano - CHClF2) è così determinata:
0 : numero di atomi di carbonio (C) - 1
2 : numero di atomi di idrogeno (H) + 1
2 : numero degli atomi di fluoro (F)
Il numero degli atomi di cloro è 1. Infatti l'R22 è un derivato del metano, in cui 4 atomi di idrogeno sono legati al carbonio. Quindi:
4 - 1 atomo di idrogeno - 2 atomi di fluoro = 1 atomo di cloro.
Fluidi puri: codice dei derivati ciclici
Nei derivati ciclici, nella sigla di identificazione del refrigerante compare la lettera C prima del suffisso, come ad esempio nell'RC318
(octafluorociclobutano:C4F8).
Fluidi puri: codice degli isomeri
Nel caso di isomeri (sostanze aventi la stessa composizione chimica ma diversa disposizione degli atomi nello spazio) nella serie dell'etano e del
propano, tutti gli isomeri vengono identificati con la medesima sigla numerica, a cui viene aggiunta una lettera minuscola finale (a,b,c,...)
man-mano che l'isomero diventa meno simmetrico. Un esempio è dato dall' R134a.
Codice miscele zeotrope e miscele azeotrope
Le miscele zeotrope vengono identificate con un numero appartenente alla serie 400, assegnato in base all'ordine
cronologico di approvazione da parte dell'ASHRAE.
Invece le miscele azeotrope vengono identificate con un numero appartenente alla serie 500.
Accanto alla sigla può essere indicato il nome dei componenti la miscela, in ordine crescente rispetto al loro punto d'ebollizione normale.
Quando più miscele sono composte dai medesimi componenti, ma in percentuale massica diversa, vengono identificate mediante una lettera maiuscola
posta dopo il suffisso numerico.
Esempio: Sono miscele zeotrope: R404A, R409, R410A,
R413A.
Sono miscele azeotrope: R507A; R513A.
Esempio: Miscela composta dai medesimi componenti, ma in percentuale diversa:
R407A (R32/R125/R134a nelle percentuali 20/40/40)
R407B (R32/R125/R134a nelle percentuali 10/70/20) R407C (R32/R125/R134a nelle percentuali 23/25/52)
R407D (R32/R125/R134a nelle percentuali 15/15/70)
R407E (R32/R125/R134a nelle percentuali 25/15/60)
Codice composti organici e composti inorganici
I composti organici vengono classificati con un numero appartenente alla serie 600, che viene assegnato secondo un ordine numerico.
I composti inorganici vengono classificati con un numero appartenente alla serie 700, che viene assegnato aggiungendo al numero 700 il numero
esprimente la massa molecolare dei componenti.
Esempio: L'isobutano è un composto organico identificato dalla sigla R600a.
L'ammoniaca (peso molecolare 17) è un composto
inorganico identificato dalla sigla R717.