Calore latente di fusione/solidificazione - Calore latente di vaporizzazione/condensazione
Il calore è
energia in movimento. Tale energia si può
trasmettere, cioè può essere scambiata tra un corpo ed un altro e provocare
effetti diversi.
Durante il funzionamento di un
circuito frigorifero si verificano numerosi
scambi di calore, sia di tipo latente che sensibile.
Il calore sensibile
Il calore sensibile è energia termica
che, quando viene somministrata ad un corpo, provoca un aumento della sua temperatura.
L’aggettivo “sensibile” è dovuto al fatto che tale calore si manifesta, cioè è possibile apprezzarlo, proprio attraverso l’aumento della temperatura che esso
provoca.
Il calore latente
Il calore latente è energia termica che, quando viene somministrata ad un corpo, ne provoca il suo
cambiamento di stato, a temperatura costante.
A seconda del cambiamento di stato, si distingue tra calore latente di fusione/solidificazione e calore latente di vaporizzazione/condensazione.
In questo caso l’effetto provocato dal calore non consiste in un aumento della temperatura, ma in una trasformazione dello stato fisico della materia.
Differenza tra calore latente e calore sensibile
Un esempio della diversità esistente tra calore latente e calore sensibile è dato dal riscaldamento di un cubetto di ghiaccio che aumenta la sua
temperatura fino a quando non inizia a sciogliersi. Durante la fusione la temperatura rimane costante. Il calore che viene
somministrato durante tale fase viene "consumato" per rompere i legami molecolari esistenti tra le particelle che costituiscono la
fase solida della materia e per tale motivo non provoca un aumento della temperatura.
Una volta terminata la fusione, la temperatura dell’acqua proveniente dal cambiamento di stato ricomincia ad aumentare.