La potenza frigorifera di un evaporatore dipende dalla quantità di refrigerante liquido che
viene fatto evaporare in esso.
Se all'evaporatore giunge poco liquido, esso può sottrarre poco
calore, in quanto la sua evaporazione sarà limitata.
Surriscaldamento regolare
L'evaporatore della figura seguente risulta ben alimentato: il liquido è presente fino al settore 7 (cioè fino a quasi la fine
dell'evaporatore), la
temperatura dell'evaporatore si mantiene costantemente a -20 °C, tranne
l'ultimo tratto in cui è presente solo gas che si surriscalda di 6 K.
La potenza frigorifera di questo evaporatore è conforme alle sue potenzialità, in quanto tutta la serpentina viene utilizzata per l'evaporazione
del liquido: il surriscaldamento ha un valore accettabile.
Surriscaldamento elevato
Il seguente evaporatore è scarsamente alimentato di liquido.
Il liquido risulta completamente evaporato già nel settore 6, così che nel settore 7 esso si surriscalda notevolmente (12 K). In tale tratto il
refrigerante gassoso è in grado di sottrarre una quantità di calore ridotta all'aria: la potenza frigorifera dell'evaporatore risulta essere così
inferiore a quella del primo evaporatore.
La potenza frigorifera risulterebbe ancora minore se già nel settore 5 (o in settori precedenti) si avesse il refrigerante completamente evaporato:
il surriscaldamento risulterebbe molto più elevato e il circuito produrrebbe poco freddo.
Surriscaldamento basso o nullo
Per ottenere la massima potenza frigorifera dall'evaporatore, dovrebbe esserci refrigerante liquido che evapora fino al termine del settore 7,
cioè fino all'uscita dello scambiatore. In questo caso il surriscaldamento sarebbe di 0 K.
Tale situazione, però, non è accettabile nella maggioranza dei casi in quanto implica la possibilità che arrivi refrigerante liquido al compressore.